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martedì 19 marzo 2019

Metti un'arancia a colazione (pane, burro e marmellata).


L’inverno è freddo, buio e umido! Lo so, non è una bella premessa ma è un dato di fatto. Come è un dato di fatto che la frutta di stagione o meglio, i suoi colori, in inverno, non infondono allegria e conforto. Se mele e pere, seppur preziose e buone, sono monotematiche, il discorso però cambia per gli agrumi, nello specifico parliamo di arance! Nelle giornate buie del lungo inverno sono l’unica cosa che mi riporta al sole. Già come forma e colore direi che dà se riportano all’idea della sfera che riscalda il globo, gli spicchi ricordano i raggi del sole… Insomma, per me arance tutta la vita e l’inverno sparisce! Per una metereopatica come la sottoscritta direi che già cosi fanno miracoli! Vogliamo poi parlare delle proprietà che hanno? Ricche di vitamina C, aumentano le difese immunitarie, prevengono i disturbi cardiovascolari e sono degli antiossidanti strepitosi e bla bla bla… cosa si può chiedere di più alla natura? Io, per non sbagliare, le ho messe in barattolo sotto forma di marmellata! Ho usato le arance di Sicilia dell’Azienda Arancia Tale e Quale e le ho trovate fantastiche. Succose e profumatissime, le ho trovate perfette sia per i canditi (la Pasqua si avvicina e le mie pastiere ne hanno bisogno!) come per la confettura che troverete descritta di seguito, ma anche da consumare come spuntino o da farci la spremuta per colazione… e avete mai provato ad usare le arance in cucina, a parte che per i dolci? Va bene, dovrò provvedere e mettere nero su bianco le mie idee! Nel frattempo provate questa, io aspetto di sapere quanto vi piacerà.



Marmellata di arance

Ingredienti:

1 Kg di arance
500 g di zucchero semolato
1 bacca di vaniglia (polpa)
100 g di zest di arancia semicandite*
15 g di pectina
1 cucchiaio di succo di limone

Procedimento

Preparare le arance (da fare il giorno prima)

Pelare le arance a vivo, tagliarle a pezzi, unire metà della dose di zucchero e portare sul fuoco, in una pentola di acciaio con fondo spesso, lasciando bollire a fiamma bassa per 10 minuti circa in modo che si formi un leggero sciroppo. Allontanare dal fuoco, aggiungere la polpa della vaniglia mescolando bene e raffreddare velocemente in acqua e ghiaccio per abbassare la temperatura. Riporre in frigo a riposare per almeno 12 ore.

Per le zest semicandite*

Sbianchire le zest di arancia in acqua fredda lasciandole bollire per 1-2 minuti circa, scolare e ripetere l’operazione 2-3 volte (la sbianchitura serve per eliminare l’amaro delle bucce). Preparare uno sciroppo a 60°Brix (per chi non possiede il refrattometro sono 60 g di zucchero e 40 g di acqua per rendere l’idea), unire le zest sbianchite e ben scolate e lasciar sobbollire per 10-15 minuti circa.

Per la marmellata

Mescolare lo zucchero rimasto con la pectina, portare la pentola sul
fuoco e unirlo alla polpa delle arance insieme alle zest semicandite. Cuocere a fiamma bassa per 3 minuti circa schiumando all’occorrenza, aggiungere 1 cucchiaio di succo di limone e allontanare dal fuoco. Invasare ancora bollenti (90°C) in vasi puliti e sterilizzati e procedere per il sottovuoto (qui le istruzioni).
Conservare in luogo fresco e buio. Una volta aperto il barattolo, la marmellata va conservata in frigorifero e consumata nello spazio di 2-3 giorni, per questo si consiglia di usare barattoli piccoli in modo da poterne consumare il contenuto in breve tempo.



Grazie per essere passato. Mi farebbe piacere conoscere la tua opinione sull'articolo quindi, se ti va, lascia un commento. Se vuoi lasciare anche un like come segno di apprezzamento mi faresti felice. A presto.

domenica 1 maggio 2016

Colori e profumi in un barattolo

Primavera uguale tempo di conserve!!!! Adesso si comincia a ragionare!!! E’ finalmente iniziato il periodo della frutta bella, colorata ma soprattutto molto, molto profumata….. insomma, il periodo che io adoro!!!! E cosa c’è di meglio che racchiudere in un vasetto i colori e i profumi della bella stagione, da poter gustare quando arriva l’inverno? Questa conserva fa parte del mio comfort food quando il cielo è grigio…. E’ uno dei miei cibi consolatori quando fuori fa brutto tempo e solo il colore e il profumo del sole può tirarmi su!!! E poi…. volete mettere aprire un barattolo che ha solo frutta dentro??? Altro che confettura in barattolo del supermercato che sa solo di zucchero!!!!  E questa è solo la una delle tante che ho in mente di “propinarvi”… Il sole va conservato quando c’è, per cui…. tutti all’opera, è iniziata la stagione delle conserve!!!!



Confettura di fragole e frutti di bosco allo zenzero



Ingredienti (per 6 vasetti da 125 g)

300 g di fragole
250 g di lamponi
250 g di mirtilli
400 g di zucchero semolato
25 g di pectina
Il succo di ½ limone
2 cm di zenzero fresco (oppure 1 cucchiaino di zenzero in polvere)




Procedimento

Lavare, asciugare la frutta e tagliare a pezzettoni le fragole. Versare tutto in una capiente ciotola (meglio se di vetro) e mescolare bene con metà della dose di zucchero e di zenzero. Coprire bene con pellicola e lasciare macerare in frigorifero per 24-36 ore.
Trascorso il tempo di marinatura della frutta, filtrare il liquido in una casseruola (tenendo da parte la frutta), portare a 110°C e unire la frutta messa da parte. Aggiungere il resto dello zucchero, amalgamato bene alla pectina, e, mescolando di continuo, lasciare bollire per almeno 3 minuti. Fuori dal fuoco, aggiungere il succo del limone filtrato, il resto della dose di zenzero e rimettere sul fuoco. Riportare a bollore per 1 minuto circa (o fino alla consistenza desiderata). Invasare immediatamente (la confettura deve essere bollente) in vasi puliti, sterilizzati e asciutti.



Per una sterilizzazione più sicura, immergere i vasi, pieni e ben chiusi, in acqua bollente, spegnere il fuoco e lasciare in immersione per 15 minuti in modo che la temperatura raggiunga il cuore del contenuto.



Raffreddare delicatamente l’acqua di cottura per evitare lo shock termico e l’eventuale rottura dei vasetti.

E’ ottima a colazione con pane e burro o fette biscottate, ma è sorprendente come accompagnamento di  formaggi saporiti come caprini, pecorini, ecc. (io l’ho servita con un pecorino di Calabria a latte crudo).