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sabato 24 giugno 2017

L'insalata dell'Artusi.

“Benché si tratti di patate vi dico che questo piatto, nella sua modestia, è degno di essere elogiato, ma non è per tutti gli stomaci”: così scriveva il Pellegrino Artusi della sua insalata di patate nel libro “La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene”. E nella giornata del Calendario del Cibo Italiano che lo celebra, giusto questa semplice e modesta ricetta voglio proporvi! Di Pellegrino Artusi e della sua vita si sa a iosa, e della sua passione per la letteratura e la cucina anche. E proprio questa sua passione per la gastronomia lo portò a scrivere questo libro, più un manuale per la verità, dove trascrisse ricette provate e riprovate insieme alla fedele Marietta, che finalmente rivalutavano e valorizzavano la tradizione della cucina regionale italiana. La ricetta di cui leggerete sotto voglio riportarverla esattamente così come l’Artusi l’ha scritta. Io la trovo molto poetica, come del resto tutte quelle che si trovano scorrendo le pagine, e credo che si gusti di più nella sua forma e “lingua” originale.



444. Insalata di patate.

“Lessate grammi 500 di patate o cuocetele a vapore, sbucciatele calde, tagliatele a fette sottili e mettetele in un’insalatiera. Prendete:
Capperi sotto aceto, grammi 30. 
Peperoni sotto aceto, N 2. 
Cetriolini sotto aceto, N 3. 
Cipolline sotto aceto, N 4. 
Acciughe salate e pulite, N 4. 
Una costola di sedano lunga un palmo. 
Un pizzico di basilico.

E tutte queste cose insieme tritatele minutissime e mettetele in una scodella. Prendete due uova sode, tritatele egualmente, poi stiacciatele con la lama di un coltello ed unitele al detto battuto.
Conditelo con olio a buona misura, poco aceto, sale e pepe, e, mescolato ben bene, servitevi di questa poltiglia, divenuta quasi liquida, per condir le patate, alle quali potete aggiungere, se vi piace, l’odore del regamo. Questa dose può bastare per sei o sette persone ed è un piatto che può conservarsi anche per diversi giorni.”

NB: per praticità, invece che al coltello io ho passato tutto al mixer quindi il condimento è rimasto volutamente più “rustico” e ho sostituito le acciughe salate con quelle sott’olio.
La ricetta è indicata per sei o sette persone, queste dosi sono corrette per quanto riguarda il condimento, per le patate vi consiglio di cuocerne qualcuna in più, e comunque dipende tutto dal vostro appetito.


Un ultimo consiglio: mangiatele fredde, il giorno dopo sono anche più buone. 

La ricetta è tratta da “La scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene” di Pellegrino Artusi.




Grazie per essere passato. Lascia un commento, mi piacerebbe conoscere la tua opinione sull’articolo, e se vorrai lasciare anche un like ne sarò felice.

martedì 19 aprile 2016

Finalmente la bella stagione!!!

Decisamente le temperature si sono alzate già da un po’ (se mai sono state basse, visto lo strano inverno passato!!!)….. Per contro, con le temperature che si alzano, si abbassa la voglia di ­­­cibi elaborati!!! Quindi??? Quindi… insalate!!!! Verdi, rosse, miste, di pollo, di cereali, di riso….. e di pasta!!! Tutte veloci, fresche, e troppo, troppo buone!!! Eh si… ecco un’altra di quelle cose che adoro (come se ci fosse qualcosa in cucina che non mi piace!!!) e in cui lascio andare la fantasia, libera di provare accostamenti di gusti e colori che fanno i piatti da mangiare già solo con gli occhi. Questo è uno di quegli esperimenti che ho provato tempo fa e il più richiesto a casa mia quando si ha voglia di gusto e freschezza (mio figlio dice che crea dipendenza), soprattutto in estate. E’ molto gustosa e versatile (con alcune sostituzioni diventa un secondo strepitoso!!! Ma ve ne parlerò in un altro post) e, avendo il vantaggio di poterla preparare in anticipo, adattissima per dei pic-nic fuori porta. Insomma….. tutta da provare!!! Quindi… tutti in cucina… sono certa che anche voi, dopo averla assaggiata, diventerete insalatadipendenti.



­­Farfalle allo zafferano con peperoni, tonno e rucola

Ingredienti (per 4 persone)

320 g di farfalle rigate
Una bustina di zafferano
2 peperoni rossi
240 g di tonno in olio di oliva
20 g di rucola
1 spicchio di aglio
Mezzo limone
Origano, sale e olio e.v.o.



Procedimento

Ungere uniformemente la superficie dei peperoni, farli grigliare in forno fino ad abbrustolire la pelle e, appena sfornati, conservarli chiusi in un sacchetto di carta fino al giorno dopo. Questo farà si che la pelle si stacchi facilmente.

Pulire i peperoni dalla pelle e dai semi, tagliarli a tocchetti e trasferirli in una ciotola condendoli con lo spicchio di aglio tagliato a lamelle spesse, sale, il succo del limone (tenete da parte la scorza grattugiandola prima), origano e olio. Mescolare bene e lasciare insaporire per almeno 1 o 2 ore in frigo. Cuocere la pasta in acqua salata e zafferano, scolarla e fermare la cottura passandola sotto l’acqua fredda. Versarla su un canovaccio pulito per eliminare i residui di umidità e trasferirla in una insalatiera abbastanza capiente. Condire con un filo di olio, il peperone marinato (avendo cura di eliminare preventivamente le lamelle di aglio che avranno ormai rilasciato il loro aroma), delle scaglie di tonno e la rucola tagliata grossolanamente con una forbice direttamente sulla pasta. Mescolare per amalgamare bene tutto, cospargere di buccia di limone grattugiata e servire fredda.


sabato 27 febbraio 2016

Quando la "dieta" si fa golosa

Direi proprio che, dopo quasi una setti­­­mana che stai a zonzo in giro per l’Italia (bellissimo viaggiare …  una delle passioni più grandi che ho … insieme alla cucina e alla pasticceria ovviamente!!!!) è d'obbligo mettersi a dieta!!!! Se poi la settimana è comprensiva del Massari Day , cioè uno dei giorni più speciali e fantasmagorici che un appassionato di pasticceria può immaginare (tradotto, tra i dolci più buoni che io abbia mai assaggiato), la parola dieta entra di dovere nel mondo di qualsiasi cucina. Però, vi dirò la verità, è una parola che non riesco a digerire tantissimo (per niente)… quindi??? Come rimediare???? Riso…. Già così mi sento più leggera!!!.... E anche un po’ pinocchio!!! Su su che poi così da malaticci non è… basta leggere gli ingredienti… vedrete che vi piaceranno… Quindi… all’opera.... e buon appetito!!!!!

NB: e' carina anche come idea finger food in bicchierini o ciotoline.
        Tutti i tipi di riso integrali, contrariamente a quelli "bianchi",           hanno una cottura che parte da acqua fredda.





Insalata tre colori

Ingredienti (per 4 persone)

60 gr riso rosso
60 gr riso venere
100 gr riso parboiled
200 gr gamberetti
200 gr porri
200 gr pomodori ciliegino
2 cm zenzero fresco
20 ml brandy
Mezza noce di burro
Prezzemolo
Olio e.v.o., sale, pepe nero
Buccia grattugiata di mezzo limone




Procedimento


Cuocere i tre risi in acqua salata separatamente (il rosso e il venere vanno cotti per 30/35 minuti partendo da acqua fredda), scolarli e passarli sotto l’acqua fredda per qualche secondo in modo da fermare la cottura e versarli in una ciotola capiente. Nel frattempo rosolare il porro, tagliato a rondelle sottili e ben lavato, in due cucchiai di olio facendolo stufare con due cucchiai di acqua e un pizzico di sale. A parte far rosolare  i gamberetti per un paio di minuti nel burro con un pizzico di sale e lo zenzero grattugiato. Appena hanno preso colore, sfumare con il brandy e condire con il pepe. Condire i tre risi con i pomodorini tagliati a metà (in 4 se sono abbastanza grandi), i gamberetti, i porri, un filo di olio e la buccia del limone grattugiata. Mescolare amalgamando bene e servire spolverizzando di prezzemolo tritato.








sabato 16 gennaio 2016

Alla ricerca del sole

L’inverno mi mette malinconia….. ­­­­­­­In molti adorano la pioggia e il freddo (mi domando come si può adorare la pioggia!!!!). Io invece sono patologicamente metereopatica e le giornate grigie non fanno certo bene al mio umore!!! Per stare bene ho bisogno della luce… del calore… del sole!!!  Ecco… il sole…. !!!! E quando il sole non c’è che si fa?? Lo si cerca da qualche altra parte… in un sorriso magari, nello sguardo di chi ami, nella pagina di un libro… oppure… in un piatto!!!! Questo è il piatto perfetto dove trovare il sole dell’estate con tutti i suoi colori. Provatelo… e poi fatemi sapere.



Il sole nel piatto


Ingredienti (per 4 persone)

200 gr cous cous
½ peperone rosso
½ peperone giallo
½ peperone verde
1 zucchina
1 carota
1 scalogno
8 pomodorini ciliegino
150 gr petto di pollo
200 gr gamberetti sgusciati
Curcuma
Prezzemolo (o coriandolo)
Sale, pepe nero, olo e.v.o.

Procedimento

Tagliare a cubetti,  non troppo piccoli, tutte le verdure e tritare grossolanamente lo scalogno. Tagliate il petto di pollo a striscioline e tenere da parte. Far saltare, tenendole croccanti, ciascuna verdura separatamente con un filo di olio e appena di sale e pepe. Quando sono cotte, rimetterle tutte insieme in padella, aggiungere della curcuma e farla tostare leggermente. Amalgamare velocemente con qualche cucchiaio di brodo vegetale (o acqua calda) e spegnere il fuoco.  A parte fate saltare, separatamente, pollo e gamberetti entrambi con un pizzico di sale e pepe e tenere da parte. Tagliate i pomodorini in otto e tenete da parte.  Preparate il cous cous seguendo le indicazioni della scatola (io ho aggiunto ancora un pizzico di curcuma nell’acqua prima di versare il cous cous per dargli un po’ di colore). Quando è pronto, versatelo in una ciotola e unitevi le verdure cotte, il pollo, i gamberetti e i pomodorini a pezzi mescolando e amalgamando bene il tutto. Servite decorando con del prezzemolo tritato.


Buon appetito.