Le sfide dell’MTChallenge hanno sempre qualcosa di
stimolante ma mai come questa… la numero 69… la prima del 2018! Questa volta
stimolante è solo un aggettivo astratto, perché Giulia Roberts del blog Alterkitchen,
la vincitrice della scorsa sfida, ha deciso di portarci tutti sulla strada
della perdizione. Alcool a fiumi ha fatto scorrere nelle cucine di tutti i membri
del club e non di certo semplice alcool per alimenti! No no! Ha deciso che
avremmo dovuto ingegnarci e tirare fuori un piatto da un cocktail. Tranquilli,
non avete le traveggole… ho scritto proprio cocktail, uno di quelli codificati
IBA… una pietanza, dolce o salata, che contenesse tutti i componenti del
cocktail scelto in purezza o scomposti in parte, ma che di base abbia almeno
una componente alcoolica. Ora, capirete da voi il panico che si è potuto
scatenare per tutto l’MTC leggendo l’argomento del mese! Ma noi siamo tosti e
potrebbe mai farci desistere un poco (?) di alcool da cui ricavare una ricetta?
Assolutamente no (ovviamente)! Quindi si studia da barman, barwoman nel mio
caso (bartender del mondo evitate di leggere… non vorrei offendere nessuno!) e
leggendo e informandosi (di cocktail non ci capisco assolutamente niente o
quasi!), provando e assaggiando ho trovato il White Lady, un cocktail composto
da:
4 cl di Gin
3 cl di Triple Sec
2 cl di succo di limone
Io ho pensato ad una versione eretica, con delle puntine di
maiale marinate in uno dei componenti alcolici del cocktail e la
caramellizzazione dell’altra parte per crearne una salsa. Dite la verità, siete
curiosi di vedere cosa ne è venuto fuori vero? Venite con me in cucina, ci
daremo tutti alla pazza gioia!
Puntine di maiale alla White Lady
Ingredienti (per 1
persona):
4 puntine di maiale
40 ml di Gin
30 ml di Triple Sec (io ho usato Cointreau)
½ limone
3 bacche di ginepro
Sale, olio
1 cucchiaio raso di zucchero semolato
Scorza e fette di limone e arancio per decorare
Preparazione
Grattugiare la buccia del mezzo limone e tagliarne 2 fette
tenendo da parte il succo del limone rimanente. Condire le puntine con la
buccia grattugiata e le fette di limone, il ginepro, 20 ml di Gin, 1 pizzico di
sale e un filo di olio e lasciare marinare la carne, preferibilmente sottovuoto
o in una busta per alimenti ben sigillata, conservandola in frigorifero per
12-24 ore. Trascorso il tempo di marinatura scolare bene la carne e asciugarla
sommariamente con della carta assorbente, farla rosolare con un filo di olio
unendo 2 fette del limone della marinata fino a quando le puntine non sono ben
colorite. Aggiungere la marinata e il resto del Gin (20 ml) facendo sfumare
bene fino a completa evaporazione della parte alcolica. Unire il cucchiaio di
zucchero e il succo del limone e portare a cottura fino a caramellizzazione (all'occorrenza
aggiungere uno o due cucchiai di acqua calda). Togliere le puntine dal tegame e
tenerle in caldo ben coperte con dei fogli di alluminio. Eliminare l’eccesso di
grasso dal fondo di cottura servendosi di un cucchiaio e riportarlo sul fuoco, aggiungere
il Triple Sec e farne una riduzione (dovrà assumere una consistenza
sciropposa).
Servire le puntine con la riduzione del fondo di cottura e una
grattugiata di scorze di limone e di arancio.
Cara Angela, intanto hai scelto un cocktail a base gin (uno dei miei grandi amori alcolici), quindi già parti con dei punti di vantaggio, e poi hai avuto l'accortezza di "riprenderlo" con le bacche di ginepro in marinatura. Bella anche l'idea della salsa al Triple Sec, che riprende l'altra componente del cocktail.
RispondiEliminaUna destrutturazione semplice, completa ed efficace. Brava!
:) Grazie Giulia! Non ti nascondo che questa volta, nonostante fossi convinta di non essere capace di cavare un ragno dal buco, sorprendentemente leggendo le basi associare e sviluppare il resto è venuto quasi da sé! Grazie ancora, mi hai aperto un mondo!
EliminaBrava, Angela! Brava perchè hai scelto una strada meno ruffiana del dolce che ci saremmo tutti aspettati da te, per tentare una sperimentazione diversa. E brava perchè hai scelto la semplicità, l'unica davvero possibile per far risaltare il sapore del cocktail. Efficace, semplice e completa, per citare Giulia che mi toglie gli aggettivi di bocca. E un Brava! non te lo leva nessuno!
RispondiEliminaGrazie Ale, npn sai quanto mi fa piacere il tuo apprezzamento! :)
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