Totò, al secolo Antonio De Curtis. Alzi la mano chi non
ha visto un suo film almeno una volta! I suoi sono diventati un cult del cinema italiano e lui, come tutti i grandi, è stato rivalutato solo dopo la sua morte.
Il mio preferito? “Miseria e nobiltà”, un film che mette in evidenza il contrasto di
una lussuosa e opulenta nobiltà con la drammaticità della povertà che deve
sbarcare il lunario come può in un’epoca difficile e dura per chi non era
titolato. La scena più emblematica è quella di Totò, carponi sul tavolo imbandito, che addenta degli spaghetti e
il cibo è, più o meno, il filo conduttore di tutto il film. Oggi, nella
giornata a lui dedicata, il Calendario del Cibo Italiano ha creato, con la
collaborazione di alcune blogger che ne fanno
parte, un menù con altrettante ricette tratte dal libro “Totò. Fegato qua fegato là, fegato fritto e baccalà” di Liliana De Curtis (figlia dell’attore) e Matilde Amorosi edito da
Rizzoli. Tra queste ritroverete anche la mia che vi descrivo qui sotto e
che vi raccomando di provare perché è davvero buona buona. Troverete il menù
completo qui, provatelo… sarà un po' come stare a tavola con il grande Totò.
Coniglio al Porto
Ingredienti (per 4
persone):
1 coniglio a pezzi
2 bicchieri di Porto
1 cucchiaio di farina
1 cipolla
1 tazza di passata di pomodoro
1 manciata di basilico
1 rametto di menta
1 ciuffo di prezzemolo
1 cuore di sedano
1 tazzina di capperi
20 olive verdi snocciolate
1 melanzana
1 peperone
2 patate
Olio extravergine d’oliva
Olio di semi da frittura (io uso quello di arachidi)
Sale e pepe
Procedimento
In una pirofila di vetro disporre i pezzi del coniglio,
senza sovrapporli, insieme allo spicchio di aglio, il prezzemolo e un bicchiere
di Porto. Lasciare marinare, coperto, per circa quattro ore, quindi asciugare
bene il coniglio, infarinarlo leggermente e farlo rosolare in una padella con
olio di oliva. In una casseruola a parte fare soffriggere in olio cipolla e
sedano tritati. Aggiungere capperi, olive e passata di pomodoro, mescolare bene
e lasciare cuocere per 10 minuti circa. Unire il coniglio rosolato
precedentemente e aggiustare di sale e pepe. Coprire e continuare la cottura a
fiamma bassissima per 1 ora circa (nel caso il fondo asciugasse troppo
aggiungere brodo vegetale o acqua bollenti). Nel frattempo tagliare patate,
melanzana e peperone a dadi e friggere in abbondante olio di semi. Asciugare le
verdure dall’olio in eccesso su carta da cucina (o per fritti) e unirle al
coniglio lasciando cuocere per altri 10 minuti. Unire la menta e il basilico
spezzettati, l’altro bicchiere di Porto, lasciare evaporare il vino e servire
caldo.
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ma lo sai che non ci ho mai pensato di usare il porto per il coniglio e ne ho giusto due bottiglie da usare, devo rimediare
RispondiEliminaTi piacerà, ne sono sicura! ;)
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