Questa estate è la più calda che io ricordi. L’afa non dà
tregua e si cerca refrigerio dovunque sia possibile trovarlo. Per la verità mai
come quest’anno i condizionatori hanno lavorato a pieno regime e nemmeno la
sera si riesce a respirare. Bibite fresche a base di frutta e tè vari la fanno
da padroni, nel tentativo di trovare un po’ di frescura, e gli sciroppi sono una
parte integrante di questo mondo accaldato.
Nella giornata del Calendario del Cibo italiano dedicata proprio a loro e ai liquori, io ho voluto provare a
preparare l’orzata, uno degli sciroppi che mi riportano all’ infanzia, quando
mamma per merenda ci preparava biscotti e un bicchiere di questo liquido bianco
e dolce che: “dovete crescere e avete bisogno di energie, bevetelo che vi fa
bene”.
Sono andata a cercare un po’ il significato e l’origine di questa
bevanda e ho scoperto che, al contrario di quello a cui siamo abituati oggi,
una volta l’orzata era preparata con l’orzo fermentato (da cui appunto il nome).
La bevanda a cui invece siamo abituati oggi è a base di mandorle pestate,
zucchero, acqua e acqua fiori di arancio.
Girando un po’ qua e un po’ là tra il
web e i libri, ho visto quella dell’Artusi (si, sempre lui!) su "La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene" ed è stata quella che
mi ha attirata di più. Rispetto alla ricetta del Pellegrino io ho omesso la dose
di acqua di fiori di arancio, è un aroma che non mi piace molto e ho pensato
che avrebbe coperto un po’ troppo, per i miei gusti, il gusto delle mandorle. Per
chi volesse seguire alla lettera la ricetta originale, la dose dell’aroma è
di due cucchiai da aggiungere alle mandorle nella prima fase di “pestatura” al
posto della semplice acqua che ho usato io.
Il risultato comunque è davvero ottimo.
Se ne ricava uno sciroppo che, diluito nelle giuste dosi, è davvero gustoso e
fresco, esattamente come quello che bevevo da piccola. Della serie: come un
bicchiere di sciroppo può rinfrescarti la vita… e la memoria!
Orzata
Ingredienti (per 800
cl circa)
150 g di mandorle sgusciate (di cui 9-10 armelline)
600 g di zucchero semolato fine
450 g di acqua
Procedimento
Pulire le mandorle dalla pellicina esterna e tritatele grossolanamente
con un coltello, versate tutto in un mortaio e pestatele, aiutandovi con
qualche cucchiaiata di acqua prelevata dalla dose in ricetta, fino a ridurle in
una poltiglia finissima. Per praticità si possono frullare, sempre aiutandovi
con un poco di acqua, con un buon cutter, avendo però l’accortezza di tenerle
almeno mezz’ora in congelatore in modo che siano ben fredde e usando la
funzione “pulse” per frullarle in modo che non si riscaldino troppo e tirino
fuori l’olio.
Diluite la “pasta” ottenuta con un terzo dell’acqua in ricetta e
filtratela attraverso un canovaccio pulito strizzandolo e raccogliendo il succo
in una ciotola. Rimettete nel mortaio (o nel cutter) la poltiglia rimasta,
ormai asciutta, e pestare (o frullare) ancora sciogliendola nuovamente con un
altro terzo di acqua, filtrando e strizzando di nuovo raccogliendo il succo. Ripetere
una terza volta l’operazione trasferendo tutto il succo ottenuto in una
pentola.
Far riscaldare sul fuoco, aggiungere lo zucchero facendolo scioglie e
lasciare bollire per 20 minuti a fuoco basso mescolando ogni tanto.
Quando lo
sciroppo è ben freddo imbottigliare e conservare in frigorifero.
Consumarla in
piccole dosi sciolte in acqua ben fredda (le proporzioni in genere sono di 1:6 cioè
1 parte di sciroppo per 6 di acqua).
Grazie per essere passato. Mi farebbe piacere conoscere la tua opinione sull'articolo quindi, se ti va, lascia un commento. Se vuoi lasciare anche un like come segno di apprezzamento mi faresti felice. A presto.
Non ho mai assaggiato l'orzata ma la tua ricetta mi hai incuriosito parecchio, proverò a farla :)
RispondiEliminaUn abbraccio!
Mamma Today
Aspetto di sapere se ti è piaciuta. Un abbraccio a te :-D
EliminaWow, la devo assolutamente provare e immagino che buone granite o gelati potrebbero uscire con questo sciroppo!
RispondiEliminaIo la uso come bibita, non l'ho mai provata in nessun altro modo. Forse come granita potrebbe andare ma sul gelato credo sia troppo dolce.
EliminaL'orzata mi ha sempre affascianato. Mia mamma ricordo che beveva spesso granite con questo sciroppo. Una vera chicca dissetante da provare. Foto stupende!
RispondiEliminaLa proverò anche con la granita allora ;-). Grazie per i complimenti, sei un tesoro.
EliminaE pensare che adoro l'orzata, ma non ho mai provato a farla. Penso sia arrivato il momento, grazie! Complimenti.
RispondiEliminaÈ la prima volta anche per me Rita e mi ha sorpreso la facilità di esecuzione ;-)
EliminaSai che non l'ho nemmeno mai assaggiata? Concordo con te con l'aroma di fiori d'arancio, che per me è un po' troppo particolare,sono certa che mamme e zie andrebbero in visibilio per assaggiare un'orzata fatta in casa! Ecco un altro regalo a cui non avevo pensato... :-)
RispondiEliminaIn una giornata come questa mi sa che abbiamo fatto tutti scorta di pensierini per Natale :-D
Eliminaahahah... rido perché questa ricetta mi intrigava talmente che anch'io l'ho fatta, per la Giornata dell'Artusi. E tanto per completare il nostro "gemellaggio"... anche la mia orzata è fotografata in una bottiglietta uguale alla tua!!! Tutto dire... (oltre che: la rifarò!). Un baciotto
RispondiEliminaOh mamma Fausta, ricordavo che per la giornata dell'Artusi l'aveva fatta qualcuno ma non ricordavo chi! Ahhahhaahha le bottiglie (ahimè) sono una costante per me temo, quella avevo a disposizione...nonne ho trovata nessuna più adeguata ma dovrò provvedere oil prossimo sciroppo/liquore saranno dolori! Un abbraccio grande a te cara, sei sempre un tesoro :-D
Eliminanon era una delle mie bevande preferite, ma adoro gli sciroppi quindi me lo segno nella lista delle ricette da rifare.
RispondiEliminaIo invece da piccola la adoravo. ;-)
EliminaMi riporta bambina!! Mai pensato di farla in casa...mi incuriosisce molto!! Grazie per la condivisione!
RispondiEliminaGrazie a te per essere passata Cristina :-)
EliminaTra tutti gli sciroppi in circolazione, quello di orzata, insieme a quello di amarene, è in grado di emozionarmi fortemente. Quando viaggio al sud, mi piace ancora chiederlo al bar bello ghiacciato, e ricordo che da bambina riuscivo anche a trovare i ghiaccioli all'orzata, e quelli erano momenti in cui esultavo. L'idea di farlo in casa quindi, mi fa felice e ti ringrazio per averlo condiviso. Un abbraccio.
RispondiEliminaIo, insieme all'orzata, ricordo perfettamemte invece il tamarindo. Un abbraccio a te Pat.
EliminaFino a pochì anni fa, non amavo l'orzata. Ho cambiato idea dopo averla bevuta a Siviglia in una caldissima giornata di luglio. Le tue foto mi hanno ricordato quel giorno di vacanza e fanno proprio venir voglia di averne a disposizione una bella bottiglia per dissetarsi in questa estate caldissima,
RispondiEliminaMi fa piacere sapere di suscitare bei ricordi, anche per me è così. :-)
EliminaL'ho sempre sentita nominare, ma non l'ho mai assaggiata ed il nome ricorda anche me quand'ero bambina. Bellissime foto!!
RispondiEliminaGrazie Alessandra :-)
EliminaChissà come mai cambiando l'ingrediente base non abbia cambiato anche il nome
RispondiEliminaFatta questa banale osservazione resta il fatto che sia molto interessante e che devo proprio prepararla
Grazie d'aver accettatola sfida
Grazie a te per la pazienza Manu :-)
EliminaÈ meraviglioso..oggi compro gli ingredienti e la faccio...poi t faccio sapere..grazie per la ricetta
RispondiEliminaGrazie a te per essere passato. :-)
EliminaBellissima questa ricetta, la voglio proprio provare!!!
RispondiEliminaGRazie!
Grazie a te Lisa :-)
EliminaCiao, nuova follower; questa è la mia ultima recensione; se ti va dacci un'occhiata e sempre se vuoi diventa lettrice fissa del mio blog, che trovi anche su instagram come: ioamoilibrieleserietv
RispondiEliminahttp://ioamoilibrieleserietv.blogspot.com/2017/09/provaci-ancora-prof-serie-tv-recensione.html
grazie