Non ci sono più le tortilla di una volta! O meglio, all’MTC n 72 ci sono anche le classiche ma insieme a quelle ne sono spuntate
delle belle! Della serie “ho visto tortilla che voi umani…” Le ho viste a
forma di fiore, infilzate, nude su un letto di crema, perse in un’isola galleggiante,
dentro a dei calici o intrappolate in una rete. La mia? Bhe, la mia si è
montata la testa! Ha pensato bene, la birichina, prima di marinare poi di
abbigliarsi con un copricapo bianco e soffice con delle piccole stringhe giallo
“sole”. Insomma, questo mese la Mai Esteve, del blog Il colore della curcuma ha
ordinato: doppia sfida, doppio divertimento! La parola d’ordine? Fantasia… e
fantasia fu! Dateci dentro e sbizzarritevi, qui non mancherà certo l’occasione!
Ingredienti (per
circa 20 finger):
Per l’uovo marinato
al rosmarino
1 tuorlo (20 g circa)
Sale e zucchero al 50%
Rosmarino fresco
Per le sfoglie di
patata
2 patate silane piccole
Olio di semi di arachide
Sale
Per la meringa salata
1 albume (40 g circa)
2 g di acqua
50 g di maltitolo
15 g di miele di acacia
30 g di pecorino romano
Pepe nero
Procedimento
L’uovo marinato* (da
fare 10-15 giorni prima).
Preparare la marinata mischiando bene sale e zucchero in
parti
uguali e gli aghi, tritati in precedenza molto finemente, di ½ rametto di
rosmarino. In una ciotolina, che sia poco più grande del tuorlo, versare uno
strato di marinata formando una piccola conca al centro in cui si adagerà delicatamente
il tuorlo. Ricoprire lo stesso con la restante marinata e lasciarlo riposare in
luogo fresco, ventilato ed asciutto per 10-15 giorni circa. Per proteggerlo
coprire la ciotolina con della pellicola per alimenti, praticando sulla stessa
con uno stuzzicadenti dei piccoli fori ravvicinati e fitti in modo che non si
formi umidità all’interno. Al momento dell’utilizzo estrarre delicatamente il
tuorlo dal guscio di sale e zucchero, sciacquarlo in acqua fresca per eliminare
eventuali residui di marinata e asciugarlo bene con carta assorbente.
Utilizzare a scaglie secondo necessità.
Le sfoglie di patata*.
Lavare bene sotto l’acqua corrente le patate strofinandole
con uno spazzolino, affettarle sottili con una mandolina (2-3 mm circa)
lasciandole cadere direttamente in una ciotola con dell’acqua fredda e mettere
tutto a riposare in frigo per 2-3 ore circa. Trascorso il tempo indicato,
sgocciolarle dall’acqua, asciugarle bene su carta assorbente o un canovaccio pulito
e friggerle, in una padella a bordi alti, in abbondante olio di semi a 117°C
facendo attenzione a non farle colorire troppo. Scolarle dall’olio e farle
sgocciolare su carta assorbente o per fritti. Quando sono leggermente
intiepidite tuffarle nuovamente nell’olio bollente per pochi secondi e farle
sgocciolare nuovamente su carta, salare e lasciare raffreddare bene.
La meringa.
In un pentolino unire acqua, maltitolo e miele e portare sul
fuoco facendo cuocere fino a 121°C. Arrivati a 117°C cominciare a montare l’albume
e unire a filo lo sciroppo cotto che avrà, nel frattempo, raggiunto i 121°C.
Montare bene fino a completo raffreddamento. Incorporare alla meringa il
pecorino, precedentemente mischiato ad una generosa dose di pepe nero macinato
fresco, amalgamando con cura senza smontare il composto.
Montaggio.
Riempire una sac a poche, munita di bocchetta rigata, con la
meringa e formare degli spuntoni su ciascuna fetta di patata, fiammeggiare la
superficie e cospargete di lamelle di uovo marinato. Decorare con fiori di
rosmarino e servire in coppette da finger food.
*La marinatura dell’uovo
è un procedimento semplice di per sé ma che richiede attenzione e pazienza. Perché
il processo sia corretto l’uovo deve riposare in un luogo asciutto e fresco ma assolutamente
mai in frigorifero in quanto formerebbe dell’umidità che ritarderebbe di molto
il processo di marinatura e potrebbe compromettere la consistenza finale del
prodotto. È importante che le uova siano freschissime, da questo dipenderà
forma e consistenza del tuorlo a marinatura finita. La sua consistenza varierà
a seconda di quanto tempo rimarrà a contatto con sale e zucchero: per esempio,
una marinatura di 4-5 ore con le caratteristiche ambientali ideali darà un
tuorlo con una consistenza solida esternamente ma un cuore morbido e cremoso
adatto, per esempio, ad un’insalata o da usare come crema per un primo. Prolungando
invece i tempi, portandoli fino a 15 giorni circa, si otterrà un tuorlo
completamente solido, quasi secco, da usare grattugiato o a scaglie ovunque
suggerisce la fantasia. Le proporzioni sale/zucchero sono al 50% (50 g di sale
e 50 g di zucchero) ed è importante che la marinatura sia sufficiente a coprire
abbondantemente il tuorlo che non deve assolutamente avere nemmeno un piccolo
spiraglio di aria.
*La temperatura
ideale dell’olio per una perfetta frittura è di 116°-117°C. La doppia frittura darà
un risultato croccantissimo alle fette di patata esattamente come quelle che si
trovano in commercio in busta.
Questa e' la mia tortilla "alternativa" con cui, insieme a quella tradizionale, partecipo alla sfida n 72 dell'MTChallenge
Questa e' la mia tortilla "alternativa" con cui, insieme a quella tradizionale, partecipo alla sfida n 72 dell'MTChallenge
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