martedì 16 febbraio 2016

Un contorno in abito da sera

Di solito far mangiare le verdure ai bambini diventa un’impresa titanica per qualsiasi mamma, almeno stando a quello che ho sempre sentito ripetere da tante amiche con bimbi piccoli (e non)!!!! Gia’… tutti tranne i miei (sarò stata fortunata?? )!!!! Per loro qualsiasi tipo di verdura o ortaggio che capitava nei pressi dei loro piatti è sempre stata una leccornia da spazzolare.. e lo è tutt’ora!!!! In effetti ci vuole una bella dose di fortuna quando i figli non storcono il naso davanti a “quelle cose strane messe nel piatto” (definizione testuale del figlio dodicenne di un’amica). L’unica cosa che sicuramente mangiano tutti, sempre volentieri,  sono le patate. Fritte… in purè… al forno… per i miei anche bollite sono buonissime!!! Perchè allora non variare un po’ e dare un tocco di colore usando le patate vitelotte???.... sono molto versatili … ottime in purè o per degli gnocchi particolari. Il loro colore vivace che tende al viola dà, a mio parere, un che di elegante anche ad un semplice contorno!!!! Provatele… non ve ne pentirete!!



Contorno in viola e bianco

Ingredienti

500 gr topinanbour
500 gr patate vitelotte (viola)
1 spicchio aglio
Timo fresco, pepe rosa, sale rosa, olio e.v.o.

Preparazione

Lavare e pelare i topinambour, tagliarli a tocchetti e metterli in acqua acidulata con limone in modo che non anneriscano. Pelare le patate, lavarle e tagliarle della stessa misura dei tapinambour. Raccogliere tutto in una teglia da forno sufficientemente grande da contenere i tuberi in un solo strato (è importante che non stiano sovrapposti), unire l’aglio in camicia schiacciato e condire con il timo, le bacche di pepe rosa leggermente schiacciate e l’olio. Mescolare bene e cuocere in forno a 200° per 30 minuti.


Contorno per arrosti di maiale o selvaggina.

giovedì 11 febbraio 2016

Un'incontro tra mare e terra


Platichthys flesus. No, tranquilli… non è una parolaccia!!!! E il nome scientifico (questi scienziati ci devono per forza complicare la vita) della passera pianuzza oppure passera di mare. E’ un pesce piatto e di forma ovale, come la sogliola o il rombo per intenderci, quindi entrambi gli occhi si trovano sullo stesso lato. Ha una carne molto magra e delicata per cui tranquille, anche voi che siete a dieta potete mangiarlo serenamente e senza sensi di colpa. Per la verità a guardarlo è un po’ bruttarello, ma il gusto compensa l’aspetto. In questa ricetta si sposa magnificamente con una salsa che ha tutto il profumo dell’estate… provate e mi darete ragione.




Filetti di passera in guazzetto al pesto

Ingredienti (per 2 persone)

2 filetti di passera di mare
1 spicchio aglio
1 cucchiaio capperi sotto sale
2 filetti acciuga
10 pomodorini datterino
500 ml fumetto di pesce
30 gr pesto genovese
Olio e.v.o., sale grigio di Bretagna, pepe Tellicherry

Procedimento

Unire a freddo, in un tegame che contenga il pesce su misura, l’olio, l’aglio schiacciato, le acciughe tagliate a pezzetti, i capperi dissalati e i pomodorini. Quando le acciughe si sono dissolte nel condimento eliminare l’aglio, unire i filetti di pesce e farli insaporire girandoli, molto delicatamente, una volta soltanto a metà cottura. Finire di cuocere aggiungendo qualche mestolo di fumetto di pesce e aggiustando di sale e pepe. A fuoco spento stemperare nel fondo di cottura il pesto amalgamando bene. Servire con il suo guazzetto cospargendo di prezzemolo tritato grossolanamente.

I tempi di cottura, come per tutti i pesci sono molto rapidi e dipendono dalla pezzatura. Io ho cotto in 10-15 minuti 2 filetti da 200 gr ciascuno.

Tanto per rendere l'idea vi posto anche la foto.





martedì 9 febbraio 2016

Piccole, dolci gocce dorate

Come al solito io non seguo mai le tendenze… e come al solito faccio tutto in ritardo!!!! A parte che assaggiare delle delizie non è mai tardi e, a dirla tutta, i dolci tipici li preferisco “fuori tempo”… si…. fuori tempo delle feste!!! Ed ecco che il panettone lo mangio molto prima che arrivi il Natale… la colomba da me arriva prima di Pasqua!!! Non so perché ma li gusto molto di più che nel periodo festivo!!!! Questa volta però sono ancora in tempo!!! Tra i tanti fritti di carnevale, e le tante proposte ho avuto un po’ l’imbarazzo della scelta….. alla fine ho deciso…. frittelle di mele!!!!…. Ma non frittelle qualsiasi… queste sono firmate Iginio Massari!!!!! Delle piccole perle dorate  (le mie, per la verità, sono diventate delle gocce avendo optato per la soluzione quenelle!!!) con pezzetti di mela e uvetta ad addolcire il tutto. Delle piccole delizie ricoperte di zucchero a velo che si sciolgono in bocca!!!! Beh.. che dire…. Non si possono spiegare a parole… bisogna assaggiarle!!!! Per cui… tirate fuori le pentole e cominciate a friggere!!!! Dopotutto.. è martedì grasso.... se non oggi quando????

NB: per le maschere e le decorazioni lavorate in pasta di zucchero (della linea Cake Desiner dell'azienda Master Martini) si ringrazia Nicoletta Rustici, per le foto i ringraziamenti vanno al mio fotografo personale Gianpaolo Musolino.



Frittelle di mele (da "Non solo zucchero 2" di Iginio Massari)

Ingredienti (per circa 30 quenelle)

150 gr marsala
2 gr sale
100 gr burro
140 gr farina bianca
200 gr (circa) uova
150 gr mele a cubetti
100 gr uvetta sultanina


Procedimento


Bollire in un tegame il marsala, il sale e il burro, quindi incorporare con un cucchiaio di legno la farina precedentemente setacciata, mescolando con energia per non formare grumi. Quando la pasta comincerà a staccarsi dalle pareti del tegame, toglierla dal fuoco, versarla in una piccola planetaria e aggiungere le uova poco per volta, versandone una piccola quantià quando quelle precedenti sono assorbite, oppure eseguire la stessa operazione mescolando con una spatola. Quando la pasta sarà diventata liscia e morbida, incorporare le mele a cubetti con l'uvetta e formare delle palline tutte uguali. Aiutarsi con un sac à poche e una bocchetta liscia grossa e disporre le palline su un foglio di carta da cottura leggermente unto d'olio . Appoggiare il foglio di carta nell'olio bollente  girandolo e dando un leggero colpo per staccare le frittelle. Cuocere, pochi pezzi per volta, a 176° C tenendole sommerse con l'aiuto di una rete metallica, fino ad ottenere un bel colore nocciola dorato. Spolverare con dello zucchero a velo vanigliato.





lunedì 8 febbraio 2016

Ricordo di un viaggio

I colori sono una delle gioie della vita. Poche cose riempiono di più il cuore dell’assistere allo spettacolo di un tramonto sul mare con le sua mille sfumature  o di un’alba vista dalla finestra di una baita su una distesa di neve…… e la mente viaggia veloce…. corre su una strada di campagna e si perde tra il verde e il giallo delle coltivazioni di girasole…. Un giallo vivo che richiama lo stesso colore del sole di luglio, acceso e caldo. Sensazioni, ricordi e profumi di un viaggio di tanto tempo fa!!! ….. Adesso direte “cosa centra tutto questo con la ricetta?”…. centra.. perché per me anche in inverno, con determinati colori, si può rivivere sensazioni che rimangono nel cuore anche dopo tanti anni!!!!…. E parliamo sempre di lei.. della zucca…. L’ortaggio il cui colore mi riporta a gioie passate ma sempre presenti, oltre che riscaldarmi il cuore nelle sere fredde e noiose.




Crema di zucca e porri speziata

Ingredienti (per 4 persone)

700 gr zucca gialla
300 gr porro
150 gr patate
100 gr pancetta
1 rametto rosmarino
1 spicchio aglio
1 pezzetto di curcuma fresco
1 l brodo vegetale
Sale, pepe nero, olio e.v.o.

Procedimento

Pulire il porro eliminando la membrana esterna, tagliarlo a rondelle (tenere da parte la parte verde, più dura) e lavarlo bene. Tagliere patate e zucca a cubetti tenendoli separati. In una pentola far rosolare  in olio caldo lo spicchio di aglio schiacciato in camicia, la curcuma grattugiata, le patate e il rosmarino, aggiungendo un pizzico di sale e 1 o 2 cucchiai di brodo. Quando l’aglio ha rilasciato il suo profumo eliminarlo e aggiungere i porri rosolandoli leggermente e, di seguito, la zucca. Portare a cottura aggiungendo brodo all’occorrenza e aggiustando di sale e pepe a fine cottura. Nel frattempo rosolare, in una padella rovente, la pancetta tagliata a listarelle fino a farla diventare croccante, scolarla dal suo grasso e farla sgocciolare su una carta assorbente. Nella stessa padella, dopo averla pulita bene dal grasso, far rosolare leggermente,  in un filo di olio, la parte verde del porro tagliata a listarelle sottili nel senso della lunghezza. Servire calda decorando con pancetta, porri e un filo di olio.









lunedì 1 febbraio 2016

Colore... arancio zucca

La zucca… ortaggio della famiglia delle Cucurbitaceae.  Squisito, colorato e molto, molto versatile….. io lo adoro!!!! Sorvolando sulla festa di Halloween (festività di origini anglosassoni che io stento a capire…. ma tant’è.. di necessità si fa virtù… e quando i figli chiedono….!!!), si adatta benissimo a tutto quello che vi passa per la testa… dal salato al dolce……. dai primi, ai secondi passando per dei piatti unici da leccarsi i baffi, senza ovviamente dimenticare i contorni, delicati e sfiziosi!!!! E proprio un contorno vi propongo oggi… semplice, veloce e molto colorato!!!!… Se poi considerate che per prepararlo le uniche cose che si sporcano sono il tagliere e una teglia da forno, direi che vale proprio la pena provarlo!!!!... Quindi all'opera!!!





Zucca e porri al profumo di zenzero

Ingredienti (per 4 persone)

400 gr zucca gialla
1 porro
1 pezzetto zenzero fresco
1 rametto rosmarino
1 foglia salvia
Sale, pepe olio e.v.o.

Procedimento

Pulire il porro dalla membrana esterna, tagliarlo a rondelle di 1 cm e lavarlo bene. Pulire la zucca da buccia e filamenti e tagliarla a cubi di 3 cm x 3 cm. Fare un battuto di zenzero, rosmarino e salvia. Versare tutto in una teglia da forno,  che possa contenere tutto a misura senza che si sovrappongano gli ingredienti, condire con sale, pepe e olio mescolando bene e cuocere in forno a 200° per 30 minuti.


Ottimo accompagnamento per carni arrosto o come ripieno per uno strudel salato.


sabato 23 gennaio 2016

Linguine fusion

Correre, correre, correre…. Ormai è il leitmotif della vita quotidiana. I figli da accompagnare a destra e a manca , la casa che non si decide mai ad essere autonoma in modo da pulirsi da sola, il lavoro che non ti da nemmeno un attimo di respiro, non parliamo poi dei mariti che se non ci sei tu…… “dove sono i calzini blu??? Volevo metterli con i pantaloni tabacco e la camicia azzurra e non trovo niente!!! “…..­­­­­­­­­­­­ nemmeno abitassero in un’altra casa!!!! ….. arriva l’ora di cena e sei così stanca da essere completamente senza idee!!!! Un piatto veloce?? Cosa può essere più veloce di un piatto di pasta… magari condita con un sugo che richiede nemmeno troppi ingredienti????..... ecco…. Provate queste linguine!!!! Saranno le vostre alleate contro lo stress da vita quotidiana.



Linguine fusion

Ingredienti per 2 persone

160 gr linguine
130 gr pomodorini datterino
2 filetti di acciuga
1 spicchio di aglio
Olio e.v.o., sale e pepe nero
Scorza di limone grattugiata
Granella di mandorle
Prezzemolo
Pecorino siciliano (facoltativo)

Procedimento

Far rosolare leggermente l’aglio, schiacciato in camicia, in due cucchiai di olio e.v.o. e aggiungere le acciughe a pezzetti. Appena si sono sciolte unire i pomodorini tagliati a metà e farli saltare un paio di minuti a fuoco alto, aggiustare di sale (poco … le acciughe sono abbastanza salate) e pepe, quindi spegnere il fuoco. Cuocere le linguine in acqua salata scolandole 2/3 minuti prima che raggiungano la cottura. Finirle di cuocere nel tegame con il sugo aggiungendo acqua di cottura all’occorrenza. Fuori dal fuoco aggiungere il pesto, una spolverata di pecorino (se si gradisce) e mantecare con qualche cucchiaiata di acqua di cottura della pasta. Servire al dente con una spolverata di prezzemolo tritato, granella di mandorle e un po’ di scorza grattugiata di limone.

In abbinamento è ottimo un Prosecco Conegliano Valdobbiadene.


Buon Appetito!!!!

martedì 19 gennaio 2016

Profumo verde smeraldo

I miei genitori sono persone speciali ed io voglio un bene dell’anima ad entrambi!!!! Devo però confessarlo… ho un debole per papà (shhhhh.. non ditelo a mamma…. non vorrei che si offendesse!!!) Da quando sono nata non ricordo di averlo mai visto fermo a “rigirarsi i pollici” !!!!! Ha sempre avuto qualcosa da dover sbrigare, anche se magari rientrava stanchissimo dal lavoro….. nella sua giornata libera poi, si è sempre dilettato a cucinare (prepara una pasta asciutta molto particolare che è da leccarsi i baffi). Si diletta anche a coltivare un piccolo orticello per uso personale e praticamente è il mio fornitore ufficiale di conserve e sott’olii. L’estate scorsa suona il campanello e mi fa: “ti ho portato un po’ di basilico.. l’ho appena raccolto”…. E mi porge due buste che emanano un profumo che non posso descrivervi!!!!! Quel “po’ “ di basilico …. tutto il suo profumo… tutto il suo colore… non lo si può certo lasciare rovinare!!!!… quindi????….. cosa può conservare di più colore, sapore e profumo di questa meravigliosa erba aromatica se non un pesto? E pesto sia!!!! Non un pesto qualunque però… sarà un pesto speciale…. un pesto piccante, esattamente come il mio papà….. insomma…un pesto a modo mio.



Pesto “a modo mio”

Ingredienti

100 gr foglie di basilico freschissimo
40 gr mandorle bianche (pelate)
100 gr olio e.v.o.
1 o 2 spicchi di aglio (secondo gusto)
6 gr sale marino grosso
1 pezzetto di peperoncino rosso piccante (secondo gusto)
30/40 gr pecorino siciliano

Procedimento

Lavare il basilico accuratamente ma in maniera veloce, in modo che non si rovinino le foglie, e farlo sciugare su uno strofinaccio pulito. Iniziare a pestare l’aglio e il sale in un mortaio fino a farli diventare una crema. Aggiungere di seguito il basilico, le mandorle, il peperoncino e il formaggio usando il pestello in senso rotatorio, in modo da non schiacciare sul fondo le foglie di basilico ma pestarle sulle pareti. Aggiungere infine l’olio a filo.
Se non si dispone di un mortaio (l’ideale per fare le salse a freddo), si può “rimediare” usando un cutter o un frullatore, avendo l’accortezza di far raffreddare bene lama e bicchiere prima di cominciare a frullare, in modo da diminuire il rischio di riscaldamento della salsa che farebbe assumere alla stessa un colore troppo scuro. Un altro metodo può essere quello di aggiungere un cubetto di ghiaccio (non esagerare o si rischia di “annacquare” la salsa) insieme agli altri ingredienti, tranne l’olio che va aggiunto sempre a filo mentre si frulla il tutto.
Se non si ama un gusto particolarmente piccante basta avere l’accortezza di eliminare i semini contenuti nella bacca.
Questa salsa può essere conservata, coperta di olio a filo, in piccoli barattoli da 50/80 gr circa e congelata. In questo caso consiglio di non usare il formaggio per prepararla, ma aggiungerlo al momento dell’utilizzo, amalgamandolo alla stessa con qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta. Per l’utilizzo scongelare in frigo o a temperatura ambiente.