venerdì 15 novembre 2019

Un brownie, Martha Stewart e il cioccolato: il destino di una colazione.


Mi sono accorta che da un po’ di tempo a questa parte non vi faccio vedere altro che dolci e in particolare dolci da colazione o merenda! Non è che a casa non si mangi altro che quello eh?! Solo… ogni tanto vado in loop con le fotografie da fare. Lo so, sono strana ma questo è il mio periodo “colazione home made, giornata perfetta”! Non vi siete ancora stancati, vero? No, perchè nel caso potrei pensare di fare un post senza foto visto che i piatti salati al momento non ispirano la mia vena fotografica. Va beh, facciamo così… oggi vi lascio ancora una ricetta dolce, prometto che vedrò di ravvedermi e rinunciare agli zuccheri per una pietanza salata… prima o poi! Su, che tanto lo so che questa vi pacerà da pazzi. Vi spiego di cosa si tratta… conoscete Martha Stewart? No? Beh è una di quelle persone che ti porta a fare cose bruttissime (per la linea) se solo ti azzardi a pensare di comprare uno dei suoi libri! Nella fattispecie parliamo di “Biscotti” di nome (il libro) e di fatto (il contenuto) edito da Giunti. Se per caso vi viene voglia di biscotti ma siete stufi dei soliti frollini provate a dare un’occhiata a questo vademecum e poi ne riparliamo! Sfogliandolo il mio dito si è fermato alla dicitura brownies. Ho dovuto fare la conta per sceglierne uno e la sorte ha detto “doppio cioccolato”. Ma va’ che caso! E niente, si può mai dire no al fato? Un consiglio: se (quando!) deciderete di provare a rifarli evitate di dirlo al vostro nutrizionista, magari si converte e vi chiede di passargliene qualcuno alla prossima visita!
Dimenticavo: io ho fatto delle piccole modifiche alla ricetta originale, nella nota in fondo alla ricetta troverete gli ingredienti sostituiti. Buon brownie a tutti!



Brownies al doppio cioccolato (dal libro “Biscotti” di Martha Stewart)

Ingredienti (per 9 brownies grandi o 16 piccoli):

90 g di burro
170 g di cioccolato fondente al 70% mg *
25 g di cacao amaro in polvere
100 g di farina
¼ di cucchiaino di baking (lievito per dolci)
¼ di cucchiaino di sale Maldon*
200 g di zucchero
2 uova grandi (120 g circa)
2 cucchiaini di essenza di vaniglia

Procedimento

Preriscaldare il forno a 180°C. Imburrare bene una teglia quadrata da 20 cm di lato, rivestirla con la carta forno lasciandola debordare su due lati (servirà per agevolare la sformatura del dolce) e imburrare anche la superficie della carta.
Sciogliere il burro, il cioccolato precedentemente tritato a coltello e
il cacao in un recipiente a bagnomaria mescolando per amalgamare il composto. Lasciare intiepidire e tenere da parte.
Setacciare farina e lievito insieme, unire il sale e mescolare per amalgamare gli ingredienti. 
Con una frusta (si può usare anche un robot da cucina) sbattere le uova con lo zucchero e l’essenza di vaniglia per 4 minuti fino a farli diventare chiari e spumosi. Aggiungere, sempre sbattendo, la farina e raccogliere il composto che rimane attaccato alle pareti della ciotola amalgamando bene tutto.
Versare il composto nella teglia livellando bene e infornare per 35 minuti circa. Il brownie sarà pronto quando infilzandolo con uno stuzzicadenti questo ne uscirà coperto di briciole ma asciutto. Lasciare raffreddare bene prima di tagliarlo a quadratini.

*NB: la ricetta originale richiede la stessa dose di cioccolato al latte che io ho sostituito con cioccolato fondente e sale grosso da me sostituito con fiocchi di sale Maldon.



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sabato 9 novembre 2019

La semplicità in un dolce: la torta di mele.


A mio avviso, una delle cose più buone che possa uscire dal forno di casa è la torta di mele. Mentre cuoce il profumo che sprigiona sa di un abbraccio caldo e dolce, delle coccole della mamma e di pomeriggi avvolti nel plaid mentre fuori piove e fa freddo. Sfido chiunque a dire che non gli piace la torta di mele! Ognuno di noi ha la sua ricetta del cuore… quella che preparava la mamma, la nonna o fatta con la ricetta segreta della zia Adelina. Anche io ho la mia! Per la verità ne ho un paio con diverse varianti e tutte strabuone. Oggi vi faccio conoscere la più semplice e basica a cui possiate pensare! Che sia per colazione o per merenda ma anche per un dolce dopo pasto rustico vi assicuro che sarà un successo da fare assolutamente il bis. Un consiglio: assaggiatene una fetta tiepida con una piccola pallina di gelato alla vaniglia… io aspetto di conoscere i commenti dei vostri commensali.





Torta di mele

Ingredienti (per 8 persone):

150 g di farina 180W (debole)
50 g di fecola di patate*
150 g di burro
200 g di uova
150 g di zucchero semolato
4 mele Granny Smith
1 bustina di baking (lievito per dolci)
1 limone (solo la scorza grattugiata)

Procedimento

Sgusciare le uova separando i tuorli dagli albumi. Setacciare farina e baking insieme e tenere da parte. Montare a crema il burro, portato a temperatura ambiente, con 100 g di zucchero e la scorza del limone grattugiata, unire i tuorli e le polveri setacciate continuando a montare con la frusta facendo attenzione a non formare grumi. A parte montare gli albumi a lucido con il restante zucchero (50 g) e unirli al composto di tuorli e farina amalgamando delicatamente.

Lavare, sbucciare e tagliare a cubetti tre mele e aggiungerle al composto. Imburrare e infarinare una tortiera da 24 cm, versare l’impasto livellando bene e guarnire con la mela rimasta tagliata a spicchi.

Cuocere in forno statico preriscaldato a 170° C (150° ventilato) per 40 minuti circa*

Lasciare raffreddare completamente e molto bene prima di sformare il dolce.


*NB: la fecola può essere sostituita con la stessa quantità di farina. Tempi e temperature di cottura possono variare in base alla tipologia del forno.


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giovedì 3 ottobre 2019

Biscotti, burro e profumo d'infanzia.


I biscotti sono una delle cose che mi ricorda di più l’infanzia. Quelli che la mamma sfornava erano a forma di ciambelline o piccole treccine e si andava a dormire con il loro profumo che aleggiava per casa. Si, perchè i biscotti non si cucinavano la mattina ma la sera, in modo che appena svegli potessero essere abbastanza freddi da poterli inzuppare nel caffelatte. Per la verità ogni tanto ci toccava l’ovetto sbattuto con il latte caldo, cosa che io non ho mai sopportato e finiva che ogni scusa era buona per saltare la colazione quella mattina. I biscotti però no, quelli si mangiavano anche senza niente altro! Questi non sono i biscotti di mamma (la ricetta me l'ha data il mio maestro pasticcere personale, Nicola Musolino), possono avere forme diverse ma, soprattutto, hanno una piccola percentuale di farina che mamma non conosce. La Tumminia (o Timilia) è un grano antico siciliano molto particolare che si coltiva in poche zone della Sicilia. Ha una grande resistenza alla siccità e ha un ciclo brevissimo… si semina a marzo per raccogliere a giugno. Dalla macinazione (a pietra) dei suoi chicchi si ottiene una farina integrale adatta soprattutto alla produzione di pane e pasta. Io ho voluto provarla in questi biscotti e, credetemi, fa davvero la differenza! Chi avesse difficoltà a trovarla o volesse ometterla può, comunque, integrarla con la dose di farina 180 W. Siete pronti per andare a fare la spesa? Su, riscaldate i forni… io vi aspetto per cominciare ad impastare!



Frollini al burro

Ingredienti (per 1 kg circa):

390 g di farina 180 W
90 g di farina Tumminia
120 g di fecola di patate
400 g di burro 82% mg
200 g di zucchero a velo
80 g di uova
65 g di gocce i cioccolato (facoltativo)

Procedimento

Setacciare insieme le farine e la fecola, unire lo zucchero a velo e mescolare per amalgamare le polveri. Aggiungere il burro portato a temperatura ambiente (non deve essere sciolto ma avere una consistenza “plastica”) e sabbiare. Unire le uova e le gocce di cioccolato. Impastare lavorando il meno possibile l’impasto per non

riscaldarlo troppo, formare un panetto e lasciarlo riposare, avvolto nella pellicola, almeno un’ora in frigorifero (meglio ancora tutta la notte). Dopo il riposo stendere la pasta e formare i biscotti coppando a piacimento. Cuocere in forno ventilato a 170° C per 12 – 13 minuti circa.

Tempi e temperature possono cambiare in base al tipo di forno usato.



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martedì 16 luglio 2019

Macarons, ganache e pistacchio... Parigi - Bronte in un biscotto.


Non essendo io un’amante sfegatata della meringa, fino ad ora non ho avuto modo di postare niente che la riguardasse. In effetti una ricetta l’avevo fatta qualche tempo fa ma era una preparazione salata un po’ particolare, delle sfoglie di patata con meringa al pecorino e uovo marinato… un finger che mi ha dato molte soddisfazioni. Io comunque devo mettermi sempre alla prova e, siccome era da un po’ che avevo in testa i macarons, ho approfittato degli ultimi grammi rimasti da un barattolo di pasta di pistacchio de I Dolci Sapori dell’Etna per prepararli e farcirli. Devo dire che per essere il primo esperimento non posso lamentarmi ma soprattutto ho scoperto che il gusto è molto meglio di quello che mi potessi aspettare. Buoni, buoni, buoni! Non avrei creduto di poterlo dire! La ricetta dei gusci mi è stata concessa dal mio maestro personale, nonché marito, Nicola Musolino. E si, a volte (spesso devo dire, nel mio caso!) i mariti bisogna ringraziarli! È vero, forse non sono la cosa più facile da fare ma quando riescono (e questi vi posso garantire che sono a prova di imbranata come me!) sono davvero uno spettacolo da gustare! Pensate poi al figurone nel regalarli… chi non rimane incantato dalla bellezza? Insomma, io vi lascio la ricetta, voi però fatemi sapere i risultati appena li proverete a rifare… perchè io so che li proverete, ne sono sicura!



Macarons con ganache al pistacchio

Ingredienti

Per i macarons
200 g di albumi
375 g di zucchero semolato
200 g di farina di mandorle
60 g di zucchero a velo
Colorante alimentare idrosolubile liquido a piacere*

Per la ganache
400 g di cioccolato bianco (in dischi o tritato)
200 g di panna fresca
100 g di pasta di pistacchio

Procedimento

Per la ganache (da preparare la sera prima)

Scaldare la panna fino a portarla quasi ad ebollizione versarla calda sul cioccolato precedentemente messo in un bricco alto e stretto. Roteare leggermente il bricco in modo che il cioccolato sia completamente coperto dalla panna e lasciare riposare 2 o 3 minuti. In questa fase non mescolare né agitare il cioccolato assolutamente o il cioccolato farà fatica a sciogliersi uniformemente con il rischio della formazione di piccoli grumi.
Trascorso il tempo di riposo frullare con un mixer ad immersione fino a quando la crema non cambia colore uniformandosi e assume una consistenza liscia e vellutata. Unire la pasta di pistacchio, frullare ancora per amalgamare bene quest’ultima alla base di cioccolato e panna, coprire con pellicola a contatto e far riposare in frigorifero per almeno sei ore, meglio ancora tutta la notte.

Per i macarons

Setacciare insieme farina di mandorle e zucchero a velo per due volte. Scaldare gli albumi al microonde portandoli a 60°C, versarle nella ciotola della planetaria e montarle con lo zucchero semolato fino a formare una meringa lucida e consistente. Unire con la spatola le polveri, setacciate precedentemente, amalgamando bene, aggiungere poco alla volta qualche goccia di colorante fino alla colorazione desiderata sempre amalgamando al composto, formare dei dischi sul silpat e cuocere a 140°C in forno ventilato per 20 minuti. Estrarre dal forno e lasciare raffreddare bene direttamente sul silpat.

Montaggio

Farcire metà gusci con la ganache e coprire con l’altra metà formando così il macaron. 
Conservare in frigorifero, ben coperto con pellicola o in una scatola a chiusura ermetica.

*NB: la colorazione è a discrezione personale, ometterla non influisce sul gusto.



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martedì 2 luglio 2019

Il pistacchio che abbraccia la pasta (e i pomodorini stanno a guardare!)


I primi piatti sono la portata principale in Italia. Diciamola tutta, il nostro paese è la patria della pasta (forse in Cina non sono proprio d’accordo ma tanto noi sappiamo che come la cuciniamo noi la pasta non lo sa fare nessuno!) e che siano spaghetti, rigatoni o lasagne, ad un piatto di pasta non si dice mai no. E se d’estate i piatti caldi non ci attirano poi tanto, un condimento veloce ma gustoso può risolvere in ogni caso una cena improvvisata con degli ospiti dell’ultimo minuto. Io avevo ancora del pesto di pistacchio de I Dolci Sapori dell’Etna, quello senza glutine (ovviamente lo si trova anche sullo shop on line per chi volesse!), e ho provato ad unirlo a dei pomodorini e della pancetta. Il risultato? Provatelo e mi farete sapere voi, quello che ho fatto io è sparito dai piatti prima che riuscissi a sedermi a tavola!



Vermicelli al pesto di pistacchio con pancetta e pomodorini confit

Ingredienti (per 4 porzioni):

320 g di vermicelli
120 g di cipolla dorata
160 g di pancetta arrotolata
Un bicchierino di gin
20 pomodorini confit*
190 g di pesto di pistacchio 
Olio e.v.o.
Sale
Pepe nero

Procedimento

La sera prima preparare i pomodorini confit (la ricetta si trova qui) sostituendo timo e timo limone con timo all’arancia, aggiungendo la scorza di un’arancia grattugiata e del basilico greco e omettendo l’origano.
Per il condimento rosolare cipolla tritata e pancetta tagliata a listarelle in pochissimo olio, sfumare con il gin e unire i pomodorini lasciando insaporire il tutto per 2 minuti a fuoco vivace. Nel frattempo portare a bollore abbondante acqua, salare e cuocere la pasta 3 minuti meno del tempo indicato sulla confezione, scolare e trasferire nel tegame con il condimento facendo insaporire e finire di cuocere aggiungendo man mano acqua di cottura della stessa pasta. Unire il pesto e mantecare sempre con qualche cucchiaio di acqua secondo necessità. Servire cospargendo di granella di pistacchio e ancora qualche pomodorino confit se si gradisce.




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martedì 25 giugno 2019

Piccoli plumcake crescono.


Era da un po’ che non preparavo un dolce per la colazione! In effetti, a parte il gelato di qualche giorno fa, è da un po’ che non preparo dolci in generale da proporvi. A volte le occasioni arrivano quando si guarda in frigo e ci si accorge che ci sarebbe da consumarne parte del contenuto prima che vada a male. Così ho approfittato di due yogurt prossimi alla scadenza e della dispensa carente di biscotti e simili, ho fatto un giro sul gruppo Facebook di Paoletta Sersante, Paoletta di Anice e Cannella (che poi, per chi non lo sapesse è anche il suo bellissimo blog!), e appena ho aperto i file mi è apparso “Plumcakini leggeri allo yogurt” … che avrei dovuto fare se non leggere e mettermi all’opera? Avevo già visto questi dolcetti pubblicati sul gruppo e mi erano piaciuti da subito. La ricetta originale è di Sigrid Vebert de “Il cavoletto di Bruxelles”, io, come al solito, l’ho modificata leggermente secondo i miei gusti e le mie necessità. Facili, veloci e davvero buonissimi per la colazione, aromatizzabili a piacere e in più svuota frigo se è necessario…. Più di così, che si può chiedere ad una ricetta? Su, date un’occhiata in frigorifero, sono sicura che qualche yogurt da consumare lo avete anche voi!





Mini plumcake allo yogurt e limone

Ingredienti:

Per i plumcake
250 g di yogurt bianco al naturale
200 g di farina
50 g di fecola di patate *
120 g di zucchero semolato *
3 uova medie (150 g)
80 g di olio vegetale (girasole, riso…)
Buccia grattugiata di 1 limone grande
Una bustina di baking (lievito per dolci non vanigliato)
Un pizzico di sale

Per lo sciroppo
30 g di zucchero
30 g di acqua
20 g di limoncello*

Procedimento
Mescolare bene le polveri (farina, fecola e lievito), setacciarle due volte e tenere da parte. Montare bene, con le fruste elettriche o in planetaria, le uova con lo zucchero fino a farle diventare chiare e spumose. Unire, sempre montando, lo yogurt, la buccia del limone grattugiata, il sale e l’olio a filo. Amalgamare, poco alla volta, le polveri setacciate facendo attenzione a non formare grumi e riempire con il composto dei pirottini da plumcake (o da muffin) fino a tre quarti. Infornare a 170°C per 30 minuti circa*.
Preparare lo sciroppo portando a bollore per 1-2 minuti gli ingredienti in un pentolino a fondo spesso e tenere da parte.
Appena sfornati i plumcake praticare dei piccoli fori con uno stecchino sulla superficie e spennellare lo sciroppo facendolo assorbire bene.
Lasciare raffreddare i cake su una gratella.

N.B.: La ricetta originale prevede l’amido di frumento al posto della fecola di patate e una dose di zucchero leggermente più alta, 150 g al posto di 120 g. L’aromatizzazione sia del dolce sia dello sciroppo può essere variata secondo gusto e necessità. Per la cottura, tempi e temperature possono variare in base al tipo di forno e alla pezzatura dei dolci.




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mercoledì 5 giugno 2019

Il pistacchio gelato che veniva dal freddo e il suo croccante.


Il gelato è una delle cose più buone che si possano mangiare… e anche una delle più’ facili da fare (almeno per me!). Ma… avete mai provato a fotografare una coppetta di gelato quando la temperatura dell’ambiente circostante va oltre i 30°C? Avete presente quelle belle palline tutte precise e ben formate che vi guardano dalla coppetta appena fatta? Ecco… non è questo il caso! Una parola sola… disperazione! Però, se a fotografarlo ho sudato sette camicie, a prepararlo non ci ho impiegato poi così tanto! Bisogna solo fare attenzione ad essere precisi con i pesi ed avere quel tanto di pazienza che porta sempre a risultati davvero spettacolari! Ho approfittato sia della pasta di pistacchio, sia del Pistacchio Verde D.O.P. di Bronte de I Dolci Sapori dell’Etna (ricordate? Vi avevo parlato dei prodotti che ho preso durante la mia visita in Sicilia.) e il risultato è stato davvero incredibile! Un gelato cremosissimo e con tutto il profumo dei veri pistacchi di Bronte… qualcosa di cui dover fare necessariamente il bis! La ricetta è dei Fables de Sucre e l’ho “prelevata” dai file del gruppo Facebook “Noi il gelato lo facciamo in casa!!” con l’unica variante dell’aggiunta del croccante di pistacchio. Se amate il gelato al pistacchio vi consiglio di provare a rifare questa ricetta… se non lo amate… vi consiglio di provare a farla lo stesso, credetemi… dopo lo amerete anche voi alla follia!




Gelato al pistacchio e croccante

Ingredienti:

Per il gelato
435 g di latte fresco intero
120 g di zucchero semolato
10 g di destrosio
150 g di panna
30 g latte in polvere magro
4 g di farina di semi di carrube
45 g pasta di pistacchio
45 g di croccante di pistacchio

Per il croccante
100 g di sciroppo di glucosio
100 g di zucchero semolato
100 g di pistacchio
10 g di burro

Procedimento

Per il croccante
Versare lo sciroppo di glucosio in un pentolino di acciaio con fondo spesso e portarlo a bollore su fuoco dolce. Unire un po’ alla volta lo zucchero e mescolare fino a farlo sciogliere completamente. Portare tutto a 160°-170°C, allontanare dal fuoco e aggiungere i pistacchi, precedentemente scaldati, e il burro, mescolare bene fino a completo scioglimento del grasso, riportare sul fuoco e far staccare il caramello dai bordi. Trasferire il composto su un tappetino di silicone e, lavorando con lo stesso per evitare che si raffreddi, portare le parti esterne verso l’interno per amalgamare bene. Stendere il composto il più sottile possibile tra due tappetini di silicone e tagliare, ancora caldo nella forma desiderata.
L’intero procedimento deve essere molto rapido in modo che il caramello non si solidifichi rendendo impossibile l’intera operazione.
In mancanza dei tappetini (preferibili in quanto trattengono bene il calore del composto) si possono utilizzare dei fogli di carta forno ben oleati, tenendo presente che questi ultimi presentano comunque delle difficoltà sia nella dispersione del calore, sia nella maneggevolezza del procedimento.
Si conserva in scatole di latta con chiusura ermetica.

Per il gelato
Tritare a coltello il croccante riducendolo in piccole briciole e tenere da parte. Unire tutte le polveri in una ciotola e mescolarli bene. Portare sul fuoco latte e panna portandoli a leggero bollore e versarli caldi sulle polveri mescolando con una frusta fino a rendere tutto una miscela liscia e omogenea. Riportare il composto sul fuoco e cuocere fino a raggiungere la temperatura di 85° C mantenendola per due minuti circa (si raccomanda l’uso di un termometro). Allontanare il composto dal fuoco, trasferirlo in un bricco della capienza adeguate e, dopo aver fatto stiepidire la miscela, aggiungere la pasta di pistacchio mixando con un frullatore ad immersione per emulsionare bene gli ingredienti. Far raffreddare il più velocemente possibile la miscela immergendo il bricco in acqua e ghiaccio e riporre in frigorifero lasciando maturare il tutto per qualche ora, meglio ancora per tutta la notte. Trascorso il riposo, versare il composto in gelatiera e mantecare come da istruzioni della stessa. Un minuto prima che il gelato sia pronto unire il croccante spezzettato e completare la mantecatura.



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