Le spezie fanno parte di un mondo a sé, pieno di aromi,
profumi e colori che, se dosati correttamente, regalano ai piatti sfumature
spesso inaspettate. In occasione della giornata dello zafferano, il 30 ottobre
scorso, il Calendario del Cibo Italiano ha organizzato un tour per le colline
di Firenze dove, a Bellosguardo, si coltiva una varietà, tipica della zona,
denominata Zima i cui i produttori fanno parte dell’Associazione Comitato Produttori Zafferano delle Colline Fiorentine e del Consorzio Zafferano delle Colline Fiorentine “Zima”. Uno
di questi produttori, José Jil, ha appunto aperto le porte della sua
piantagione ai partecipanti il tour.
Nella stessa giornata è stato proposto di creare un dolce con questa spezia e l’occasione era troppo ghiotta e particolare per lasciarsela scappare di mano ma, prima di lasciarvi alla ricetta, qualche piccolo dettagli su questa spezia colorata e preziosa direi che è doveroso.
Nella stessa giornata è stato proposto di creare un dolce con questa spezia e l’occasione era troppo ghiotta e particolare per lasciarsela scappare di mano ma, prima di lasciarvi alla ricetta, qualche piccolo dettagli su questa spezia colorata e preziosa direi che è doveroso.
PH Anna Laura Mattesini |
La raccolta degli stigmi viene effettuata rigorosamente a
mano e questo la rende una spezia pregiata e costosa, infatti per produrne un
kg sono necessari circa 100.000 fiori. Tuttavia il suo consumo va dosato con
parsimonia in quanto in dosi eccessive si può incorrere in effetti collaterali anche gravi.
In Italia stanno nascendo diverse nuove coltivazioni avviate
da giovani agricoltori e le zone di maggiore diffusione sono Toscana, Abruzzo,
Umbria, Marche, Calabria, Sicilia e in Sardegna.
Come accennato sopra, il Calendario ha proposto di creare un
dolce allo zafferano e io ho scelto di preparane uno piuttosto semplice nell’esecuzione
ma composto da diversi elementi che, assemblati, a mio giudizio regalano al
palato una sensazione davvero sublime. Volete sapere di cosa si tratta?
Munitevi dei preziosi stigmi e seguitemi in cucina, non ve ne pentirete!
Paris-brest con crema al latte allo
zafferano e croccante salato
Ingredienti (per 10
persone circa)
La pasta craquelin
50 g di zucchero di canna
40 g di farina debole 180W
10 g di farina di pistacchio
Il bignè
150 g di acqua
100 g di latte intero
100 g di burro
1 pizzico di sale
150 g di farina 250 g di uova (5 uova circa)
Il croccante salato
50 g di pistacchi
50 g di noci di macadamia
100 g di zucchero semolato
0,5 g di fiocchi di sale Maldon (o fior di sale)
La crema al latte
800 ml di latte fresco intero
200 ml di panna fresca
160 g di farina debole 180W
150 g di zucchero semolato
15 stigmi di zafferano (0,10 grammi circa)
½ bacca di vaniglia (solo la polpa)
La crema allo
zafferano e croccante salato
1 kg di crema al latte
10 g di gelatina animale
50 g di acqua
120 g di panna montata
120 g di croccante salato
Procedimento
Per la pasta
craquelin
Impastare tutti gli ingredienti come per una pasta frolla,
velocemente senza surriscaldare l’impasto, avvolgere in una pellicola e
lasciare riposare in frigorifero almeno un’ora (10 – 15 minuti in congelatore).
Dopo il riposo riprendere l’impasto e stenderlo molto sottile (4 mm circa) tra
due fogli di carta forno, lasciando poi riposare ancora mezz’ora in
frigorifero.
Per il bignè
Portare a bollore acqua, latte, burro e sale in una pentola
a bordi alti. Appena inizia a bollire abbassare la fiamma, versare tutta
insieme la farina e portare a cottura continuando a mescolare fino a che il
composto (polentina) si stacca dalle pareti della pentola lasciandole pulite.
Trasferire tutto nella ciotola della planetaria munita di foglia e far
evaporare un po’ l’eccesso di calore facendo partire la macchina a velocità
media. Quando si è stiepidito l’impasto aggiungere le uova uno alla volta
lasciando sempre assorbire bene il precedente. Trasferite il composto in una
sac a poche e formare degli spuntoni su una teglia, preferibilmente
microforata, tenendoli abbastanza vicini uno all’altro in modo che in cottura
prenda la classica forma a ciambella del paris-brest. Riprendere la craquelin
ben fredda, copparla con uno stampino in modo da creare dei piccoli dischi e appoggiarli
sul bignè. Cuocere in forno a 190°C per 15 – 20 minuti circa, sfornare e
lasciare raffreddare completamente.
Tostare leggermente la frutta secca in forno, facendo molta
attenzione a non bruciarla, tritarla grossolanamente a coltello fino a formare
una granella e tenere da parte. Scaldare bene sul fuoco un pentolino dal fondo
pesante e fare un caramello biondo aggiungendo un poco alla volta lo zucchero,
mischiato al sale, man mano che si scioglie continuando a mescolare. Quando il
caramello è pronto allontanare dal fuoco, aggiungere la granella di frutta
secca e mescolare immediatamente amalgamando il tutto. In questa fase bisogna
essere molto veloci perché il caramello si rapprende in fretta. Stendere ancora
caldo, facendo attenzione a non bruciarsi, su un silpat o un foglio di carta
forno e lasciare raffreddare bene. Spezzare il croccante in piccoli pezzi e
tenere da parte.
Per la crema al latte
Dalla dose di latte in ricetta prelevarne 80 g circa,
riscaldarlo un po’ e metterci in infusione gli stigmi di zafferano*. Coprire bene (preferibilmente con
pellicola a contatto) e lasciare riposare almeno 24 ore in frigorifero. Al
momento dell’utilizzo filtrare il liquido, eliminando gli stigmi, e tenere da
parte.
Setacciare la farina nella pentola dove cuocere la crema,
unire lo zucchero e mescolare bene con una frusta. Unire la polpa di vaniglia e
aggiungere, poco per volta, latte e panna mescolati insieme facendo attenzione
a non formare grumi. Portare su fuoco moderato mescolando di continuo e
lasciando cuocere fino a che non comincia a prendere spessore la crema,
abbassate la fiamma e lasciate cuocere bene*.
Qualche minuto prima della fine della cottura aggiungete il latte allo
zafferano e amalgamate bene. A cottura ultimata allontanare dal fuoco e versare
la crema in una boulle immersa in acqua fredda continuando a mescolare in modo
che possa raffreddare bene. Coprire con pellicola a contatto e conservare in
frigorifero.
Per la crema allo
zafferano e croccante salato
Idratare la gelatina nella sua dose di acqua. A completo
assorbimenti strizzarla e scioglierla in poca crema riscaldata, amalgamare
bene, filtrare con un colino a maglie fitte e unire al resto della crema
fredda, mescolando accuratamente. Lasciare in frigorifero a rassodare. Frullare
grossolanamente in un cutter il croccante fino a ridurlo in granella. A parte
montare la panna a “lucido”. Riprendere la crema allo zafferano e mescolare con
una frusta fino a renderla liscia e lucida, unire la granella di croccante e
amalgamare con cura. Aggiungere, in due volte e mescolando delicatamente dal
basso verso l’alto, la panna montata fino a completo assorbimento.
Finitura
Tagliare il bignè in orizzontale con un taglio più preciso
possibile ottenendo due parti uguali. Riempire di crema una sac a poche munita
di bocchetta rigata e formare degli spuntoni nella parte bassa del bignè,
coprire tutto appoggiando l’altra metà del bignè sopra la crema. Decorare
spolverizzando di zucchero a velo e piccole “pepite” di croccante.
N.B.: *Perché gli stigmi dello zafferano
sprigionino il loro aroma e rilascino il loro colore in modo corretto hanno
bisogno di un periodo di infusione in un liquido (acqua, latte, ecc.). Essendo però
termolabile la temperatura di infusione non può essere elevata altrimenti le
caratteristiche organolettiche della spezia vengono alterate. Qualsiasi sia il
liquido che si sceglie per l’infusione è preferibile che la sua temperatura sia
appena intiepidita e che i tempi di infusione siano il più possibile rispettati
in modo che il risultato sia quello corretto.
*Le creme
addensate con farina richiedono una cottura più prolungata delle creme
pasticcere classiche. La temperatura ideale da raggiungere con questo
addensante, per evitare il rilascio dei liquidi e la perdita di consistenza
(sineresi), è di 90° - 92°C. Temperatura che, in questo caso, si può
raggiungere senza il rischio che all'olfatto si avverta un sentore di zolfo in
quanto questa crema è completamente priva di uova.
Grazie per essere passato. Mi farebbe piacere conoscere la tua opinione sull'articolo quindi, se ti va, lascia un commento. Se vuoi lasciare anche un like come segno di apprezzamento mi faresti felice. A presto.
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Adoro lo zafferano!
RispondiEliminaLa tua ricetta é davvero invitante!
Sei davvero molto brava!
Un abbraccio!
Nuovo post sul mio blog!
Ti aspetto da me se ti va!
http://lamammadisophia2016.blogspot.com
Grazie Benedetta, troppo buona
EliminaChe meraviglia e che golosità! Bravissima Angela!
RispondiEliminaGrazie Cri :)
EliminaPossibile che ogni volta sia un travaglio lungo e doloroso? Alla fine, poi, sforni sempre dei capolavori!
RispondiEliminaMi faccio desiderare! Ahhahhaha
EliminaMeraviglioso!!! Siamo partite da un'idea comune... Io non so resistere alla pasta choux!!! PS: complimenti anche per le bellissime foto!
RispondiEliminaAppena letto la spezia mi è apparso il Paris-Brest all'istante! Un flash immediato, e mi sono ingolosita da sola! :) grazie Milena
EliminaMa cosa non è questo dolce?!?! Una meraviglia!! Quella farcitura, la corona di perfetti craquelin, il croccante al pistacchio...Davvero un capolavoro, complimenti!
RispondiElimina:) Grazie, troppo buona
EliminaIo rimango sempre estasiata prima dalla tue foto che mi colpiscono incredibilmente e poi dalla tua bravura che ogni giorno mi pare crescere se possibile ancora di più. Bravissim a altro che posso dire?!?
RispondiEliminaMa grazie Ilaria! Così mi fai arrossire però! Non sono poi così brava, ma cerco di mettere tutto l'impegno possibile in quellp che faccio. C'è tanto da imparare ancora! Grazie ancora, per tutto :)
Elimina"Non sono così brava" .... rispondi a Ilaria
RispondiEliminaMi accorgo che questo tuo Paris Brest l'ho visto, ammirato e gustato idealmente senza commentarlo, ma permettermi di contraddire l'affermazione che ho riportato sei brava senza ombra di dubbio infatti ti sei conquistata la vittoria e non poteva essere diversamente. Quello che però ammiro è la tua gioia di raccontare il perché di certi passaggi o scelte e questo lo fa solo chi ama cucinare. Poi capisco benissimo noi siamo molto critiche con noi stesse e se fosse altrimenti non saremo in grado di migliorarci
Grazie un abbraccio
È vero Manu, sono molto critica con me stessa proprio perché sono sempre convinta che per quanto si possa essere bravi (agli occhi degli altri) non lo si è mai abbastanza perché c'è sempre qualcuno che ne sa più di te e da cui poter imparare. E grazie a voi io continuo ad imparare tanto, non finirò mai di ringraziarvi per questo! Un abbraccio cara e grazie ancora. :)
EliminaLeggo questA RICETTA da due giorni, prima o poi prendo coraggio e la provo!
RispondiEliminaÈ più facile di quello che puoi immaginare, prova e fammi sapere! 😉
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